Il Centenario
In occasione del Centenario di Erezione Canonica, la Penitenzieria Apostolica ha concesso la Grazia Giubilare alla Parrocchia di San Rocco a Frattamaggiore dal 18 giugno 2019 al 13 maggio 2020; due date particolari: la prima, che ricorda il decreto di Erezione Canonica della Parrocchia, emanato dalla Sacra Congregazione del Concilio nel 1919; la seconda che ricorda l’inaugurazione della stessa e il possesso canonico del primo parroco, don Nicola Capasso, futuro Vescovo di Acerra, nel 1920.
Nell’imminenza delle Celebrazioni Giubilari si sono conclusi buona parte dei lavori di restauro che hanno interessato il consolidamento e impermeabilizzazione dell’estradosso della cupola con il contributo dell’Otto Per Mille della CEI e il tesseramento da parte di alcuni fedeli;
Al fine di predisporre un piano di azione alla realizzazione del lieto evento, si è costituito un comitato esecutivo, sotto la guida del vicario collaboratore, don Raffaele Vitale, segretario del comitato e composto da un folto numero di componenti, mossi anzitutto dal desiderio di poter rendere la Parrocchia anzitutto un luogo di fede sempre più capace di ascoltare e rispondere alle esigenze della contemporaneità e del territorio.
Il Giubileo vuole essere un’occasione di rinnovata evangelizzazione del tessuto parrocchiale, per un risveglio delle coscienze al fine di creare un maggior e più intenso legame con la comunità parrocchiale e con il territorio; un aspetto di particolare importanza e l’opportunità di poter vivere questo tempo di Grazia nel recupero della sua memoria storica, culturale e artistica nonché in una puntuale riflessione sulla sua presenza ed opera nel tempo presente e futuro.
“Parrocchia 100 anni: cammino di fede e comunità”, è lo slogan che accompagnerà le celebrazioni giubilari. Questo felice momento storico potrà essere un’occasione privilegiata per rendere grazie al Signore che continuamente edifica e fortifica la sua Chiesa con la Parola e i Sacramenti, e rappresenta, per la nostra comunità parrocchiale, un’occasione significativa di preghiera, riflessione e rinnovamento nel segno della fede e della Grazia, sull’esempio di San Rocco, pellegrino e Apostolo di Misericordia.
Significativo è anche il logo elaborato in occasione del Centenario; il nostro cammino di fede e comunione ricorda tanto la corda filata dai nostri funari: è immagine di sintesi e di incontro per condividere un progetto comune, frutto di sacrifici e di successi nel segno del Bene comune; La statua di san Rocco ricorda nostro patrono pellegrino a Roma ci ricorda che chi punta dunque alla misericordia, oltre ad operare una conversione in uscita, per raggiungere tutti, ed in entrata, per accogliere chiunque, è colui che si sforza di tenere sempre viva la meta: incrociare lo sguardo di Dio nel volto presente di ogni uomo.
Il pellegrino è colui che conosce bene la meta da raggiungere e cammina sulla strada che conduce ad essa: È lo stesso Gesù Cristo che si propone a noi come strada da percorrere e come meta da raggiungere nel pellegrinaggio terreno: “Io sono la Via, la Verità e la Vita. Pertanto, la priorità più importante che si pone come via, meta e senso del pellegrinaggio è come incontrare Dio, conciliando gli impegni e le attività della vita con la preghiera incessante.
Sono molteplici le esigenze e i punti critici da dover affrontare: la prima di natura ecclesiale, la seconda di natura caritativa e assistenziale, la terza di natura formativa e sociale; Ed è per tal motivo che, già da qualche anno, si è partiti con un progetto di riqualificazione degli spazi pastorali, avviando i lavori di restauro della cupola dell’aula liturgica, di un nuovo impianto illuminotecnico e di videosorveglianza.
Le Parole dell’apostolo Paolo ci incoraggino a vivere questo felice momento con un passo ancora più agile e lungo e dirigere i nostri passi sulla via dell’amore e della Santità: “Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie” (Col 2, 6-7).